Wednesday, August 11, 2004

Campaign Web Sites

Si legge oggi sul Washington Post

The Democratic National Convention may have done little to improve John F. Kerry's standing in the polls. But JohnKerry.com? That's another story.
Nielsen/NetRatings, an independent research firm, reported that traffic to the nominee's official Web site increased by 191 percent during the week of the convention, making it the fastest-growing major Web site in the country (for that week, anyway). In all, about 771,000 people visited the site from their homes. The firm distinguishes between Internet use at home and at work, and it did not release data on how the Massachusetts senator's site, or any other one, fared among those on the job. It estimated that visitors spend an average of eight minutes on the site.
Overall, the Kerry campaign's site was the 213th most popular in the country, just ahead of the online home of the business supply company Staples and right behind InPhonic.com, a site for a communications firm. JohnKerry.com was more popular than, for example, United Airlines' site, but it had fewer guests than either the Boston Globe's site or one called "Kara's Adult Playground."
His audience was paltry compared with some of the Web's most popular destinations. Yahoo.com had 45.8 million visitors for the week ended Aug. 1. MSN.com, the second most popular site, had 45.6 million. It is also likely that the nominee attracted only a tiny percentage of those online.
But Kerry's readership far eclipsed that of his Republican rivals. Nielsen/NetRatings estimated that the Republican National Committee's site had about 275,000 readers during the convention week, a 32 percent increase over the previous seven-day period. President Bush's campaign site, meanwhile, did not have enough visitors to register with the firm.

Sono dati tutto sommato scoraggianti.
A parte l'impietoso paragone con Yahoo! e MSN, secondo le utlime ricerche, USA Today, il quotidiano più venduto negli Stati Uniti, vende più di 2,5 milioni di copie al giorno. Il NYTimes si attesta sui 1,6 milioni, mentre il Washington Post arriva poco oltre il milione. Al giorno.
Quindi in una settimana il sito di Kerry ha avuto meno visitatori di quanti lettori il Post ha tutti i giorni.
Certo, si potrà obiettare che gli elettori preferiscono fonti di informazione imparziali sulla politica, e che un quotidiano offre un menù informativo incomparabilmente più ampio del sito di un candidato. Tutto verissimo e incontrovertibile.
E' però anche vero che, nella patria dell'hi-tech, in un Paese in cui in ogni caffetteria Starbucks (cioè pressoché ovunque) c'è una connessione a Internet senza fili, così come senza fili è la connessione da cui sto scrivendo in questo momento (il campus dell'American University è tutto connesso wi-fi), ci si aspetterebbero dei dati migliori.
Soprattutto per quegli otto minuti. Otto (8) minuti! Neanche il tempo di leggere un articolo giornalistico! Va bene, i nuovi media sono veloci, frammentari, non sequenziali. Magari i tempi di connessione sono brevi perché si tratta per la maggior parte di utenti abituali, che non perdono tempo e vanno direttamente a cercare quello che gli interessa. Forse. Ma otto minuti sono sempre pochissimi, per un sito politico.
E dire che alla convention Kerry ha detto pomposamente: "Ora dirò una cosa che Franklin Delano Roosevelt non avrebbe mai potuto dire: andate su johnkerry.com!".
Non se la cavano meglio il sito dei Repubblicani e soprattutto quello di Bush, che pure molti ritengono il miglior sito della campagna elettorale.
La e-campaign è ancora di là da venire...