Friday, August 13, 2004

First Lady

Sicuramente questa competizione vede di fronte due potenziali First Lady molto diverse fra loro. Quella attuale, Laura Bush, e Teresa Heinz Kerry. La seconda ha fatto molto parlare di sé per alcune espressioni colorite e per il fatto di essere "outspoken", una che dice quello che pensa senza badare troppo al politically correct. Pare che, a mano a mano che la conoscono, gli americani la gradiscano.
L'altra sera a un happy hour una ragazza si è lanciata in una critica veemente di Laura Bush: "She does not speak her mind!", non parla, non prende posizione, sta nelle retrovie. Un'interpretazione del ruolo sicuramente diversa da quella di Nancy Reagan, Hillary Clinton e della possibile First Lady Teresa Heinz Kerry.
Il ruolo delle donne nella competizione elettorale sarà sicuramente fondamentale. Nel 1996 Clinton ottenne successo tra le "soccer moms", le donne moderne, che portano i figli a giocare a calcio invece che a baseball. Se in passato le donne votavano meno degli uomini, ormai il divario è stato colmato. Tra gli elettori indecisi, la maggioranza sono donne. Le issues che stanno più a cuore alle elettrici sono quelle legate alla sanità, all'istruzione, al sociale in generale. Tendono inoltre a essere contrarie alla guerra. Nel 2000 la maggior parte delle donne ha votato per Gore, mentre i maschi hanno votato per Bush. Ci sono tuttavia tipi diversi di madri: alle "soccer moms" si possono contrapporre le donne conservatrici del Sud e del centro, legate a valori tradizionali e spesso religiosi, rappresentati meglio dai Repubblicani. E' quindi probabile che Laura Bush e Teresa Heinz Kerry rappresentino bene questa divisione politica tra le donne. Laura interpreta un ruolo più tradizionale, Teresa uno più moderno (o postmoderno).
Che le cose stiano così per Laura Bush è reso evidente da due episodi recenti. Primo: la campagna di Bush manda in onda uno spot, intitolato "Solemn Duty", in cui Bush torna a giocare sul terreno della sicurezza nazionale, ricordando anche l'11 settembre. Nello spot Laura è al suo fianco, ma guarda nel vuoto, sembra pensare ad altro. Sembra un oggetto ornamentale, in certi momenti la sua espressione sembra artificiale, pietrificata. Solo quando Bush conclude dicendo "we must do everything in our power to brind our enemies to justice before they hurt us again", Laura si destra dal torpore, lo guarda e fa un cenno, lievissimo, di approvazione. Mi sembra un utilizzo davvero ornamentale della figura femminile. Bush parla di sicurezza, di madri e padri che devono mettere in salvo i loro figli nella tragedia dell'11 settembre? Prego, fate entrare la signora ed ecco costruito un bel quadretto familiare. Mi sembra fasullo, e non mi sembra ben riuscito. Giudicate voi guardando lo spot.
L'altro piccolo aneddoto è un'intervista di Bush e signora nella trasmissione Larry King Live di ieri sera. Ho fatto un rapido conteggio delle parole pronunciate nel corso dell'intervista. Su un totale di circa 8.000 parole, Laura ne ha pronunciate circa 650, pari a circa l'8%. Per la maggior parte dei casi è stata interpellata in seconda battuta, quando il conduttore le chiedeva se era d'accordo con quello che aveva appena detto il marito. Solo quando si è parlato di ricerca sulle cellule staminali, un tema su cui Laura Bush ha preso posizione pubblicamente, la First Lady è stata al centro dell'attenzione. Anche in questo caso, chi volesse verificare può leggere la trascrizione dell'intervista.